IN EVIDENZA

– Elettroforesi urinaria SDS-AGE.

L’elettroforesi su gel di agarosio in tampone neutro SDS consente di separare ed evidenziare le proteine urinarie secondo il loro peso molecolare annullando le differenze di carica. Al termine della migrazione si otterranno quindi bande elettroforetiche formate da proteine omogenee per dimensione. In relazione al peso molecolare delle proteine presenti nel campione, la proteinuria potrà essere classificata permettendo quindi di distinguere facilmente le proteine di origine tubulare da quelle di origine glomerulare. I quadri elettroforetici risultanti, sono comparati visivamente ai pesi molecolari delle proteine evidenziate nella lane di riferimento, al fine di identificare le singole proteine urinarie e quindi classificare appunto il tipo di proteinuria.

Il livello minimo rilevabile attualmente è di circa 15 mg/l per frazione.

Raccolta e conservazione del campione

L’analisi è eseguita su campioni di urine freschi, raccolti nelle 24 ore. Se necessario è possibile conservare le urine a 2 – 8 °C per un massimo di una settimana.

Interpretazione

L’interpretazione è di tipo qualitativa. Come aiuto nell’interpretazione vedi la BIBLIOGRAFIA.

Quadro di riferimento migrazione

sds-age

Proteinuria fisiologica

E’ debole, di solito la proteina maggiore è l’albumina, associata con tracce di transferrina ed immunoglobuline.

Proteinuria patologica

Una proteinuria con rapporto proteinuria/cretinuria superiore a 0,4 deve essere considerata come patologica e deve essere seguita da una analisi qualitativa delle proteine eliminate.

Proteinuria glomerulare: trattasi di una proteinuria ad alto peso molecolare (> 67.000 D), secondaria ad una disfunzione della barriera di filtrazione glomerulare.
Si distinguono due forme di proteinuria glomerulare rispettivamente selettiva e non selettiva.
La forma selettiva caratterizza una lesione glomerulare precoce e reversibile con perdita di albumina (P.M. 67.000 D) e transferrina (P.M. 80.000).
La forma non selettiva è indicativa di una lesione avanzata della membrana basale con perdita della funzione di setaccio glomerulare; tipico è il riscontro di IgG (P.M.160.000 D).


Proteinuria tubulare: trattasi di una proteinuria a basso peso molecolare (< 67.000 D) espressione di un mancato riassorbimento proteico da parte del tubulo contorto prossimale. Frequente è il rilievo di β2 microglobulina (P.M. 12.000), lisozima (P.M. 15.000) e RPB (retinol binding protein, P.M. 12.000), catene leggere libere monoclonali o policlonali.


Proteinuria mista: coespressione di una proteinuria glomerulare e tubulare.



BIBLIOGRAFIA

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– ImmunoComplessi Circolanti (CIC).

Gli immunocomplessi sono combinazioni antigene/anticorpo di origine immune od autoimmune, presenti in circolo grazie alla loro natura (composizione) e caratteristiche di solubilità (dimensione). Gli immunocomplessi circolanti tendono ad essere eliminati dal circolo dal sistema mononucleato-macrofagico: quelli in eccesso di antigene e scarsamente fissanti il complemento sfuggono più facilmente e tendono a localizzarsi a livello delle strutture vascolari di diversi organi (rene, cute, ecc.) e ad esplicare un danno tissutale attraverso l’intervento di fattori cellulari (piastrine, leucociti, macrofagi) ed umorali (complemento, fattori della coagulazione e della fibrinolisi, sistema delle chinine, ecc.). La presenza di CIC non è segno sicuro di malattia da immunocomplessi come l’ assenza di CIC non esclude malattia da immunocomplessi. La presenza di CIC è significativa se persiste nel tempo. Occorre inoltre verificare i segni di attivazione del complemento per confermare il ruolo patogenico degli immunocomplessi.

CIC e Leishmania; problemi renali.
Approssimativamente il 50% dei cani con leishmaniosi presenta un grado maggiore o minore d’interessamento renale. Di questo 50%, il 30% ha insufficienza renale e il 20% ha una glomerulopatia. Nei casi molto avanzati, alcuni di questi cani sviluppano una sindrome nefrosica. È comunque importante ricordare che esiste un 40% di cani con leishmaniosi e malattia renale che risponde bene al trattamento. La causa principale del problema renale è una glomerulonefrite membranosa secondaria alla formazione e alla deposizione di immunocomplessicircolanti nella parete dei capillari glomerulari. Sono state descritte altre cause di problemi renali associati alla leishmaniosi, altri tipi di glomerulonefrite, nefrite o deposizione di sostanza amiloide. I livelli diproteinuria sono indicativi del grado di lesione glomerulare. Il ritrovamento precoce di una quantità anomala di proteine urinarie, specialmente in cani che ancora non presentano insufficienza renale, è fondamentale per cercare di rallentare la progressione delle lesioni renali secondarie alla leishmaniosi. La determinazione del rapporto PU/CU è molto importante per valutare il danno glomerulare.